Buone abitudini per il benessere psicologico

La psicologia può venire incontro al benessere dell’individuo? Certamente, in questo articolo troverete 5 consigli utili da applicare da subito!

Tutti i giorni possiamo mettere in pratica tali indicazioni, farle diventare un’abitudine e sperimentare quotidianamente emozioni positive, che possono essere d’aiuto per affrontare i periodi più stressanti e difficili.

benessere psicologico

1. PRATICA LA GRATITUDINE

Le ricerche hanno dimostrato che la gratitudine migliora il nostro stato d’animo: d’altronde se un pensiero negativo rischia di rovinarci la giornata o l’umore perché non può avvenire lo stesso con un pensiero positivo?

  • Tieni un diario in cui ogni sera/fine settimana scrivi 3 cose di cui sei grato. Bastano anche piccoli eventi che possono sembrare banali o scontati, ma non lo sono (“oggi non ho mal di testa, come al solito”). Con il passare del tempo la vostra ricerca si affinerà.
  • Impara a ringraziare gli altri (“grazie per avermi dedicato del tuo tempo oggi/grazie per avermi chiamato”). Questo atteggiamento può ritornarti indietro, creando un circolo virtuoso di positività.
  • Impara a ringraziare te stesso, concentrati su ciò che hai fatto, anziché su ciò che ancora non hai portato a termine.

La gratitudine non è una forzatura nell’essere felici sempre e costantemente, ma è piuttosto un modo per ritrovare dell’energia anche, e soprattutto, in momento difficili.

E voi per cosa siete grati oggi? 

2. SII OTTIMISTA

“Ottimismo” inteso come una modalità con cui l’individuo spiega a se stesso perchè gli accadono determinati eventi (in psicologia si chiama stile di attribuzione).

Seligman, famoso psicologo che ha sviluppato la psicologia positiva, chiama “ottimiste” le persone che riescono a ricondurre un evento positivo a:
– proprie caratteristiche,
– caratteristiche durature,
– caratteristiche che riguardano l’intera persona.

Ad esempio “Sono riuscito a superare l’esame perchè sono intelligente (VS pensiero pessimista: “Ho superato l’esame solo perchè il compito era facile” )

Con eventi negativi, per l'”ottimista”, le attribuzioni saranno opposte: cause esterne, limitate nel tempo e non pervasive.

Ad esempio “Sono stato bocciato perchè sta volta mi è capitato un compito difficile” (VS pensiero pessimista: “Non ho passato l’esame perchè non sono capace a far niente”).

E’ inoltre importante ricordarsi che la realtà è estemporanea e personale: nessuna situazione è negativa di per sè, ma in base a come la si interpreta assumerà caratteristiche diverse.

Ogni persona è come se avesse delle proprie “lenti” attraverso cui vede la realtà.

Non stiamo parlando di un cieco ottimismo, in cui le situazioni negative vengono semplicemente viste “al contrario” del pessimismo. Vi deve essere sempre una presa di coscienza della realtà, un’analisi accurata delle avversità per capire se e quando è necessario avvalersi del pensiero ottimista.

Non è semplice essere ottimisti, ma si può imparare esercitandosi a trovare spiegazioni positive e alternative degli eventi della vita, cercando di cambiare le “lenti” con cui interpretiamo la realtà.

3. IDENTIFICA DEGLI OBIETTIVI DI VITA BASATI SUI TUOI VALORI

Identifica degli obiettivi di vita non solo da un punto di vista pratico, ma anche, e sopratutto, valoriale:  la ricerca e il mantenimento del benessere psicologico nasce dalla consapevolezza dei propri valori.

I valori sono ciò che ci guidano e ciò che desideriamo portarci lungo il cammino della vita: possiamo considerarli come una “cornice” all’interno della quale mettiamo i nostri scopi e obiettivi della vita, ricordandoci però che il fine ultimo è proprio la realizzazione di tali valori.

Avere ben in mente cosa ci rende felice e quali sono i nostri ideali facilita inoltre la scelta di ambienti e persone coerenti con i propri valori e credenze. Le ricerche hanno dimostrato che le persone che appartengono ad una comunità che perseguono obiettivi condivisi sono più felici delle persone che non lo fanno. Ad esempio, sul posto di lavoro, sentire che quello che facciamo è coerente con i nostri valori e con le credenze personali comporta un generale senso di benessere e fiducia.

Quali sono i valori che non saresti mai disposto a mettere da parte? In cosa credi? Cosa ti fa sentire bene? Cos’è importante per te?

I VALORI

I valori sono identificabili in diversi ambiti della nostra vita.

  • In famiglia: che tipo di sorella/madre/figli* voglio essere? Quali qualità vorrei che possedesse la mia famiglia?
  • In amicizia: che amic* voglio essere? Cosa vuol dire per me essere un buon amic* e quali atteggiamenti/comportamenti dovrò mettere in atto per essere un buon amic*?
  • Nella carriera: in un mondo ideale che lavoro vorrei svolgere? Che abilità/competenze/conoscenze mi servirebbero e dovrei sviluppare?
  • Nella salute/benessere: che rapporto voglio avere con la salute psico-fisica? Come voglio prendermi cura di me stesso?

Una volta capito cosa è importante e quali sono i valori che vuoi portarti lungo tutta la vita sarà più facile fissare gli obiettivi/scopi coerenti e agire in conformità.

Il passo successivo sarà quello di verificare le proprie capacità e competenze: potremmo mai scalare una montagna senza saper nulla di arrampicata?

Infine, sarai pronto a costruire un percorso per poter raggiungere i tuoi obiettivi.

Può essere utile chiedere ad altri quali sono, secondo loro, i tuoi punti di forza oppure a fine giornata/settimana fare una check list di abilità e capacità che si sono messe in atto.

4. CONNETTITI REALMENTE AGLI ALTRI

L’uomo, come diceva il filosofo Aristotele, è un “animale sociale“: tende ad aggregarsi con i suoi simili e a costruire società. L’individuo ha, da sempre, bisogno di relazioni e di una rete sociale per vivere bene. In un’ottica di benessere è necessario però che vi sia un reale interesse per gli altri.

Non è sufficiente infatti circondarsi di persone, ma è la qualità della relazione a fare la differenza: ascoltare l’altro, condividere qualcosa, fare uno sforzo per mantenere le connessioni permette un reale supporto sociale. “Esserci” spesso comporta un interesse e affetto sincero di ritorno, utile soprattutto per affrontare i momenti di difficoltà.

E’ importante riconoscere una relazione sana da una relazione tossica o dannosa. Le persone tossiche vi sottraggono benessere psicologico ed aggiungono stress alla vostra vita.

Può essere utile chiedersi come l’altro ti fa sentire, se rispetta i tuoi valori, se dà qualcosa alla tua vita

5. CREDI NEL TUO POTENZIALE

Ogni persona ha un potenziale incredibile da sfruttare: molte risorse interne, capacità e abilità, talvolta sconosciute o date per scontate.

Credere in se stessi è un lavoro impegnativo, ma indispensabile per il benessere psicologico.

  • A fine giornata fai una check list di abilità e capacità hai messo in atto. Può essere utile chiedere ad altri quali sono, secondo loro, i tuoi punti di forza.
  • Ripensa a situazioni di difficoltà che hai vissuto, ma superato positivamente. Che strategie hai usato? Quali abilità hai messo in atto? Impara, anche, dagli errori che hai fatto.
  • Accettati per quello che sei: accetta il tuo corpo, i tuoi pensieri, le tue emozioni, il tuo passato. Solo accettandosi si può intervenire su ciò che si vuole cambiare, senza esserne sopraffatti.

Quali di queste indicazioni seguite già?

Quale vi risulta più difficile?

Cosa potete fare in più?

Spero di avervi dato degli spunti interessanti, se vi interessa l’argomento potete anche leggere l’articolo “Il rilassamento”, utile al vostro benessere psicologico, a presto!

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