Cosa vuol dire “procrastinare”?
Per “procrastinare” si intende il ritardare volontariamente un’azione importante e prioritaria, nonostante le prevedibili conseguenze negative future, a favore di un compito meno urgente e rilevante.
A chiunque sarà capitato di rimandare qualcosa di importante a un secondo momento, ma quando procrastinare diventa un’abitudine, e influisce in diverse aree della vita (lavorativa, sociale, scolastica..), il rischio è quello di creare un circolo vizioso invalidante che porta ad un blocco psicologico ed emotivo.
Procrastinare impedisce di affrontare le sfide della vita, di portare a termine degli obiettivi e di realizzare i propri sogni e desideri, con il rischio di perdere fiducia nelle proprie capacità e competenze; inoltre non consente di entrare in contatto con le proprie emozioni, insicurezze, paure e limiti.
Prima di poter dire “Basta procrastinare“, è necessario capire come mai si procrastina.
Perchè procrastiniamo?
Consapevoli anche delle conseguenze più pratiche negative, viene normale quindi chiedersi:
“perché continuo a procrastinare questo compito/attività così importante o urgente”?
Le motivazioni possono essere diverse, ciò che le accomuna spesso è la paura, un’emozione innata, universale: il suo compito è quello di metterci in guardia dai “pericoli” reali, potenziali o immaginari (ho parlato della paura qui). Per cui, se ti stai ponendo la prima domanda, chiediti anche questa:
“Di cosa ho paura?”
“Basta procrastinare”: i primi passi.
- Procedi per piccoli obiettivi: scomponi l’attività che devi svolgere in micro-obiettivi, sarà più facile pensare di portare a termine un piccolo compito anziché un grosso progetto. Potresti pensare anche di dedicare al tuo micro-obiettivo 10 minuti al giorno, per iniziare.
- Stabilisci delle priorità nella tua to-do list secondo due paramenti: importante e urgente. Al primo posto ci saranno quelle attività importanti e urgenti, al secondo quelle importanti ma non urgenti (si possono fare in un secondo momento), al terzo quelle urgenti ma non importanti (puoi pensare di delegare queste attività).
- Per gestire al meglio il tuo tempo usa delle agende/organizer in cui scrivere ciò che hai fatto nella giornata: ti aiuta a capire i tuoi “tempi morti” e a darti un feedback visivo.
- Crea e programma (per cui mettilo in agenda) del tempo per ciò che ti fa stare bene. Anche qui puoi partire da 10 minuti al giorno: sarà una bella ricompensa al lavoro svolto.
- Conosci e asseconda le tue inclinazioni personali: cerca di capire quando sei più produttivo, più socievole, più stanco per organizzare le tue giornate al meglio.
- Affronta le tue paure e le motivazioni che ti portano a procrastinare. Potrebbe essere necessario l’aiuto di un professionista, se ti sembra che la situazione stia peggiorando o ti provoca forte stress e ansia.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!